La “Macchina del Valore”: un sistema per creare relazioni a lungo termine

Per produrre Valuable Contents – contenuti di valore – bisogna alimentare quella  “Macchina del Valore” che genera relazioni stabili con i clienti

Quando ti domandi “come posso creare contenuti di valore?” dovresti prima chiederti: “Mi interessano solo i risultati immediati, o desidero alimentare un processo che produrrà risultati duraturi nel tempo?”.

Questo perché la produzione di Valuable Contents è un investimento sul domani, non sull’oggi. E i leads che puoi attrarre in poco tempo, altrettanto velocemente ti abbandoneranno quando capiranno che la tua filosofia è “Tutto e subito”.  Se il tuo obiettivo è spingerli semplicemente all’acquisto, scarta l’idea di produrre contenuti di valore e rinuncia a leggere questo articolo. Se, invece, vuoi creare con i clienti un rapporto di fiducia accompagnandoli, giorno per giorno, nella scoperta di nuove soluzioni, storie ed emozioni – e, solo dopo, dei tuoi servizi o prodotti – qui troverai alcuni suggerimenti per creare la tua “Macchina del Valore“. Un sistema, cioè, in grado di produrre “vendendo”… fiducia, ma nel rispetto dell’onestà intellettuale che i tuoi clienti si aspettano.

Il Mostro dei Contenuti è solo il punto di partenza

contenuti di valore

Guy Kawasaki: un guru da aggiungere ai “Preferiti”.

Nel suo libroL’arte dei Social Media: Consigli vincenti per profili efficaci“, Guy Kawasaki (già chief evangelist della Apple e guru di Canva) parla di “Monster of Contents“, ossia del mostro dei contenuti – una creatura sempre affamata di novità e post interessanti da condividere.  Per alimentarlo correttamente, dovresti dargli in pasto contenuti di valore. Puoi anche scegliere di alimentarlo con notizie e post qualsiasi, o con offerte commerciali scarne e anonime, ma questo non potrà esserti utile in alcun modo per 2 motivi:

1) Ammesso che tu riesca ad attrarre molti clienti, saranno solo di passaggio e ti abbandoneranno dopo o durante il primo processo di acquisto;

2) In questo modo non potrai fidelizzarli e spingerli ad acquisti ripetuti, né sperare in un passaparola positivo.

Come agire, quindi, in modo corretto per non cadere nell’errore di pubblicare contenuti orientati esclusivamente alla vendita e ricorrere allo spamming disperato? Non pretendiamo di fornirti verità assolute – il mondo del web cambia le sue regole in continuazione – ma possiamo darti alcuni suggerimenti che, nella maggior parte dei casi, aiutano la tua strategia di web marketing a spiccare il volo.

Guarda te stesso (o il tuo Brand) dall’esterno

La Macchina del Valore può funzionare bene solo se ragioni come uno spettatore esterno. Finché resti chiuso nel tuo mondo – “Odio il reworking! Va bene così” – non riuscirai a vedere in modo obiettivo il lavoro che è stato fatto.  Chi è dall’altro lato probabilmente si aspetta da te determinati contenuti, confezionati secondo un determinato stile in target con ciò che vendi – non vorrai mica deluderlo?

Offri soluzioni a problematiche tangibili e ricorrenti

Hai intercettato una domanda frequente nella community di riferimento? Sei a conoscenza di una novità che interesserà gli esperti o il pubblico relativo al tuo settore? Hai risolto un tuo problema e hai una soluzione replicabile anche da altri? Oppure, vuoi raccontare la storia di un problema risolto?

Ecco i contenuti di cui il mondo ha bisogno!

SÌ A:

  • Post che riguardano la tua esperienza professionale e le FAQ dei clienti
  • Contenuti che analizzano il contesto in modo critico e interessante
  • Post situazionali
  • Aneddoti e curiosità
  • News dal mondo
  • Infotainment (Cos’è l’infotainment? Guarda qui)
contenuti di valore

Contenuti di valore e infotainment: quei geni di Ceres ne sanno qualcosa.

NO A:

  • Messaggi palesemente commerciali (e noiosi)
  • Elenchi di funzionalità del prodotto non contestualizzati
  • Eccessiva autocelebrazione (a meno che non sia ironica)
  • Esagerazioni (in tutte le accezioni possibili)

N.B.: Attualizza sempre i post e chiedi aiuto ai tuoi lettori per mantenerli costantemente aggiornati.


Se non sai da dove partire, ecco una soluzione  per te.

Non essere ripetitivo: stupiscili

Sempre le stesse foto, gli stessi link, gli stessi video? I social network ti consentono di utilizzare tanti altri strumenti per alimentare il tuo pubblico. Ecco qualche esempio.

FACEBOOK: Canvas, sondaggi, slideshow, caroselli di foto, Stories (anche nei gruppi!), videoparty (nei gruppi), consigli (nell’account utente e nei gruppi), dirette live, GIF e immagini navigabili a 360°

YOUTUBE: dirette live, vlogstorie a bivi, post nella scheda “Community”, video a 360°.

Contenuti: meglio tanti o pochi?

contenuti di valore

Credits to Freepik.

Domanda ingenua e complessa allo stesso tempo. Se preferisci offrire estrema qualità ai tuoi clienti, e quindi impiegare più tempo nel processo di creazione dei contenuti, sarai obbligato a pubblicare con minor frequenza – ma potresti fare di questo sistema un tuo tratto distintivo.

Se, invece, vuoi offrire contenuti di valore mantenendo una presenza costante sul web, potresti optare per post ugualmente interessanti e più brevi, oppure sperimentare il reposting di qualità – con commenti e osservazioni – o aumentare la condivisione di “tips” (suggerimenti) veloci.

Ovviamente, meno tempo dedichi a ciascun post, più aumenta il rischio di inserire refusi o informazioni errate nel testo: attenzione, quindi, a mantenere il giusto equilibrio tra il “contenuto perfetto” e il “contenuto di cui si poteva fare a meno”.

In ogni caso, la tua scelta sarà legata alla strategia e, quindi, agli obiettivi che ti sei posto quando hai messo in moto la tua Macchina del Valore.

 

Oltre ai post c’è di più

E qui veniamo al punto fondamentale del tuo sistema di Valore. Non è il post in sé – immagini, testo, foto, infografiche – ma tutto ciò che c’è intorno a fare la differenza. Anche un quadro magnifico, in una cornice consunta e scadente, perderebbe parte del suo valore percepito. La stessa cosa ha a che fare, ad esempio, con la presentazione della tua social page aziendale, del tuo blog o del tuo sito web.

Si stima che l’essere umano abbia una soglia di attenzione inferiore a quella del pesce rosso – meno di 8 secondi – per cui, la prima impressione agli occhi del cliente è tutto. Crea interazioni intorno ai tuoi post tramite pulsanti, contenuti extra (meglio se gratuiti) e altri tools a tua disposizione – semplicemente, differenziati con stile. Farsi ricordare è più complicato che farsi trovare.

Mettici la faccia

È risaputo che il contatto diretto risulta più convincente di un messaggio virtuale “freddo” e distante: per questo, le immagini che ritraggono persone reali generano, tendenzialmente, un maggiore engagement.

Se ti ritrai, ad esempio, in foto sul posto di lavoro o durante un meeting e scrivi anche in prima persona, sarai percepito come più credibile e “vero” – e quindi, più affidabile. Pubblica solo ciò che ti appassiona davvero, perché sembra che questa pratica renda i contenuti pubblicati più coinvolgenti nella forma e presentazione. Quindi, sii te stesso (il più possibile) anche nel tuo lavoro, perché i clienti se ne accorgeranno, ma occhio a non concentrarti solo su di te e sul tuo Brand – non devi scollegarti dal mondo.


Speriamo che questo post ti sia stato utile. Se è così, lasciaci un feedback.

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