Digital Strategy, i 10 comandamenti del Web Marketing

Gli esperti di QLC ti svelano le regole d’oro per impostare una Digital Strategy a regola d’arte

Se hai intenzione di rinnovare la tua Digital Strategy, o semplicemente stai cercando i consigli giusti per creare la tua strategia di comunicazione e marketing sul web, leggi i dieci “comandamenti” che seguono.

Abbiamo raccolto i consigli migliori degli esperti QLC per offrirti una sintesi delle regole fondamentali per imparare a vendere i tuoi prodotti sul web, sfruttando le potenzialità dei social network, motori di ricerca e altro ancora. Non ti resta che scoprirli!

1 – Studia le Buyer personas

Individua il profilo-tipo delle categorie di consumatori che vuoi raggiungere e i bisogni che il tuo prodotto o servizio può andare a soddisfare. Chiediti innanzitutto: a cosa serve il mio prodotto/servizio? Perché il cliente dovrebbe acquistarlo? Per quale motivo dovrebbe acquistare il mio, e non un prodotto/servizio della concorrenza? Perché il cliente ha bisogno specificamente del MIO prodotto?

Differenzia poi i tuoi consumatori in base al tipo di business: B2B (Business-to-business, il commercio interaziendale, ossia la vendita alle aziende o organizzazioni) e B2C (Business-to-customer, vendita diretta a singoli consumatori).

2 – Non trascurare il Benchmark digitale

Nella tua Digital Strategy, uno dei posti più importanti è occupato dal benchmark digitale, ossia lo studio dei punti di forza e di debolezza dei tuoi competitors. Per valutare il valore concreto dell’opportunità di business del tuo progetto, è opportuno preparare una check list dettagliata dei parametri di valutazione (Benchmark Indicators) accompagnata dall’analisi approfondita dei siti e profili social dei competitors.

A questo punto, costruisci uno schema di confronto sintetico dal quale ricavare i loro punti di forza e di debolezza, le best practices da considerare e le strategie di contenuto e comunicazione dei tuoi concorrenti. Studia il loro posizionamento sui motori di ricerca e sulle piattaforme social. Valuta il livello di competizione e gli investimenti di marketing necessari per competere. Definisci un budget.

3 – Attento al Content Plan

Scegli i canali su cui vuoi pubblicare i contenuti e applicare la tua Social Media Strategy. Fai attenzione: ogni canale digitale costituisce un universo piuttosto chiuso, con un linguaggio e dinamiche propri. Snapchat, ad esempio, funziona in modo diverso rispetto a Youtube, e non solo per la tipologia di contenuti postati dagli utenti. Hanno “regole” interne non scritte molto diverse tra loro. Poi, stabilisci la tipologia di contenuti con cui intendi attuare azioni di web marketing: testi, foto, video, audio, infografiche, freebie, sondaggi, presentazioni.

Prossimo step: in base al pubblico da raggiungere, ai canali di diffusione e al tipo di contenuti da pubblicare, definisci un piano editoriale strategico comprensivo di date e orari di pubblicazione. Tendenzialmente, per ogni canale utilizzato esistono statistiche che ti dicono in media quali sono gli orari di pubblicazione migliori. Ma solo facendo delle prove e raccogliendo dati sul pubblico che interagisce con te, potrai scoprire quando è il momento giusto per fornire contenuti sul TUO prodotto e aumentare l’engagement.

4 – Fai Lead generation con strumenti e software specifici

La generazione di Lead, cioè l’insieme di utenti interessati ad acquisire informazioni sui tuoi prodotti/servizi, costituisce la una fase intermedia del processo di Inbound marketing.

L’Inbound Marketing è una modalità di ricerca clienti che ha l’obiettivo di attrarre e generare nuove anagrafiche che potrebbero diventare dei potenziali acquirenti (prospects).

Per condurre azioni di lead generation puoi scegliere alcuni strumenti appositi come i form di contatto, la newsletter, la chat interattiva, risorse gratuite (freebie) da inviare in omaggio. Lo scopo è acquisire progressivamente le email dei potenziali clienti, per creare una mailing list o un database strutturato da utilizzare per promuovere ciò che vendi.

Un’ottima soluzione per la aziende in espansione è l’utilizzo di software specifici in grado di automatizzare il lancio di campagne e l’invio di messaggi standard relativi a richieste di assistenza, reclami o richieste di informazioni. Questi software, chiamati CRM (dall’omonimo concetto di marketing: Customer Relationship Management) sono in grado di ridurre al minimo le operazioni amministrative e burocratiche lasciando ampio spazio alle attività di pura vendita. FreeCRM, ad esempio, è un ottimo CRM gratuito con hosting in cloud, ma esistono tante soluzioni open source adatte a ogni esigenza.

5 – Valuta una Strategia Mobile

La crescita della tua azienda passa anche e soprattutto dai dispositivi mobili. L’utilizzo degli smartphone per la ricerca e l’acquisto di beni o servizi ha sorpassato ampiamente l’uso dei dispositivi desktop. Tanto che si stima già che in futuro i computer, rispetto agli smartphone, saranno paragonabili ai camion rispetto alle automobili (pochissimi li useranno quotidianamente).

Una strategia mobile efficace dovrebbe generare un incremento della visibilità, la brand awareness (notorietà del marchio), un database di utenti, la loyalty e l’engagement del pubblico di riferimento, e infine l’incremento del traffico verso il website o e-commerce dell’azienda.

Per sfruttare le opportunità offerte dal mercato del mobile, puoi valutare la creazione di un’app nativa (sviluppata interamente nel linguaggio del dispositivo su cui si desidera lanciarla), oppure cross-platform (ibrido HTML5 o altro), o ancora mobile web app. Quest’ultima è probabilmente la soluzione migliore rispetto alle precedenti, rispettivamente con un costo molto elevato e una minore qualità. Prima di progettarla, però, decidi qual è l’obiettivo del lancio. La userai per fornire un servizio, dare informazioni, costruire intrattenimento? Ogni destinazione d’uso porterà risultati diversi. Crea un Business Plan apposito e studia la fattibilità del progetto.

6 – Incrementa i guadagni con l’Affiliate Marketing

L’Affiliate Marketing (AM, marketing di affiliazione) è un rapporto commerciale che coinvolge tre soggetti:

  • L’inserzionista che recluta publisher (o affiliati) per promuovere il proprio business online attraverso un “programma di affiliazione”
  • Il publisher che partecipa al programma, inserendo nel proprio sito le inserzioni pubblicitarie
  • La piattaforma di affiliazione che, facendo da intermediario, mette a disposizione tecnologia e know-how per gestire questo rapporto a livello tecnologico, consulenziale e di rendicontazione.

In parole povere, l’Affiliation Marketing è basato sulle performance dello scambio o pubblicazione unilaterale di inserzioni. L’inserzionista paga il publisher solamente per i risultati ottenuti in base agli obiettivi da lui stesso stabiliti. Per cui, se nessuno acquista il prodotto o effettua un’azione specifica, l’inserzionista non ricompensa il publisher. In caso contrario, gli cede una percentuale sulle vendite (che, in genere, viene stabilita dai gestori della piattaforma). Questo modello di remunerazione si chiama CPL (cost per lead), ma è possibile anche utilizzare il CPA (cost per action). Quest’ultimo, tuttavia, non garantisce un effettivo introito, in quanto può includere anche solo semplici click sui banner.

Fra le principali piattaforme di affiliazione c’è Amazon, ma tra le migliori ti segnaliamo anche Tradedoubler, seguito da Zanox, Commission Junction, Netaffiliation, Public Ideas e ClickBank. Ognuna di queste piattaforme ha punti di forza e debolezza, per cui meglio informarsi bene prima di utilizzarle. Questo sistema è ideale per chi fatica a trovare partner commerciali disposti a promuovere il prodotto o per chi desidera guadagnare realmente utilizzando esclusivamente le inserzioni.

7 – Email Marketing, no all’improvvisazione

Essendo il canale che offre il miglior ritorno di investimento (nel 2020, il 70% dei consumatori si affiderà alle email per ricevere novità e offerte) occorre pianificare campagne DEM in maniera consapevole.

Per non procedere alla cieca, crea un Nurture Program (programma di “nutrizione” intesa come stimolo) per i tuoi lead. Prepara modelli email preimpostati in base a passaggi consequenziali. Poi, struttura le campagne solo dopo aver considerato alcuni fattori importanti tra cui le caratteristiche del pubblico da raggiungere, il valore del messaggio da veicolare e le caratteristiche delle tecnologie DEM utilizzate per la creazione dei messaggi.

Importante è anche tracciare gli utenti utilizzando web bug, bounce message, disiscrizioni, conferme di ricezione, click-through. Così puoi costruire una mappatura precisa dei gusti espressi dai tuoi lead. Attenzione a non inserire troppe immagini e allegati, i filtri anti-spam sono sempre in agguato.

8 – Rendi il tuo Blog aziendale unico e coinvolgente

I blog aziendali non sono ancora morti! Se sei in grado di rendere il tuo interessante e ricco di spunti interessanti, l’utente tornerà a visitarlo.

Crea un piano di pubblicazione suddiviso per topic e stabilisci subito quali risorse coinvolgere. Gli autori degli articoli dovranno avere competenze specifiche, ma anche la capacità di spiegare concetti e idee in maniera semplice e chiara.

Evita l’errore di parlare solo di te e della tua azienda. Crea articoli dedicati ad argomenti di interesse generale correlati a ciò che vendi. Poi corredali con pulsanti di condivisione, suggerimenti di contenuti simili e call to action (CTA). Ruba l’ispirazione ai tuoi concorrenti, crea una strategia di storytelling e sfrutta la SEO e il linguaggio persuasivo per attrarre nuovi lettori.

9 – Sì alle Newsletter dal volto umano

Anche una newsletter può contribuire a fidelizzare il tuo pubblico, a patto di non spingere troppo sulle comunicazioni commerciali. Alterna la promozione di offerte e prodotti con l’invio di consigli e risorse utili, contenuti multimediali e aneddoti legati a tendenze o alla tua esperienza.

In questo modo, la tua comunicazione assume un volto umano e mette l’utente in condizione di cestinare malvolentieri le tue email. In pratica, sarà spinto ad aprire tutte quelle che gli invierai anche per semplice curiosità. Crea liste e gruppi di contatti specifici per suddividere le newsletter sulla base di interessi specifici.

Se cominci a perdere iscritti, probabilmente devi utilizzare un linguaggio più sintetico, oppure cambiare l’impostazione grafica e il tono utilizzato nelle headlines. O potresti diminuire il numero di email inviate periodicamente. Analizza la tua casella di posta – quali sono le email che ti infastidiscono di più? Individua gli elementi ricorrenti che caratterizzano le email indesiderate.

10 – Usa il tuo Website come un biglietto da visita dinamico

Sì, il website della tua azienda è la leva su cui poggia l’intera brand identity. Per questo deve essere orientato al visitatore, facile da navigare, curato nel design e ottimizzato per mobile. Rendilo dinamico con un’impostazione responsive e animazioni. Crea collegamenti diretti agli account social aziendali e dotalo di un chatbot, pop-up informativi (con moderazione) e call to action. Se unito a una buona strategia SEM (Search Engine Marketing) e all’utilizzo di landing page specifiche, il tuo website ti consentirà di monetizzare davvero. Crea campagne pay-per-click con Google AdWords, collegalo a un CRM e integralo con Google AdSense per ottenere il massimo.


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